Struttura e funzionalità di un sito e-commerce

come deve essere strutturato un ecommerce

Realizzare un sito e-commerce non significa solo “mettere online dei prodotti”. Serve progettare un’esperienza fluida, chiara, intuitiva, in grado di guidare l’utente dall’ingresso alla conversione.

1. User experience e percorso d’acquisto

Una volta acquisito un potenziale cliente e portato sul sito, la domanda cruciale è: cosa deve succedere ora? La UX (user experience) di un sito e-commerce ben progettato prevede:

  • Motore di ricerca interno efficace e intelligente;
  • Menu intuitivo con categorie e sottocategorie;
  • Filtri dinamici (prezzo, taglia, colore, brand…);
  • Schede prodotto complete con descrizioni, immagini, video, recensioni;
  • Cross selling e up selling strategici;
  • Pulsanti di “Aggiungi al carrello” sempre ben visibili.

Una buona esperienza utente non deve far pensare. L’utente deve arrivare al prodotto che cerca (o desidera) nel modo più semplice e veloce possibile.

2. Finalizzazione dell’acquisto: semplice, chiara, rassicurante

La fase di checkout deve offrire:

  • Possibilità di registrazione rapida o acquisto come ospite;
  • Opzioni di login social;
  • Metodi di pagamento flessibili: carta, PayPal, bonifico, contrassegno;
  • Scelte di spedizione o ritiro;
  • Comunicazioni chiare sull’intero processo d’acquisto, dalla conferma dell’ordine alla consegna.

Ricorda: l’acquisto non finisce con il pagamento. Inizia la fase logistica e relazionale, dove la gestione dell’ordine e del cliente post-acquisto è fondamentale.

3. Dopo l’acquisto: gestione dell’ordine e cura del cliente

Un buon e-commerce:

  • Comunica ogni fase della spedizione (preparazione, tracking, consegna);
  • Gestisce resi e rimborsi in modo trasparente;
  • Chiede recensioni e feedback;
  • Offe assistenza post-vendita rapida e cortese.

Questi elementi fanno la differenza tra un sito che “vende” e uno che costruisce relazioni e fiducia.

4. Marketing Automation: il commesso digitale

Il carrello pieno ma abbandonato è la normalità nell’e-commerce. Gli utenti usano il carrello come “lista desideri”, ma non acquistano subito. Serve un sistema che:

  • Memorizzi i prodotti nel carrello;
  • Ricordi all’utente ciò che ha lasciato in sospeso;
  • Suggerisca acquisti correlati;
  • Offra promozioni o reminder automatici (es. sconti personalizzati).

Tutto questo è possibile grazie ai software di marketing automation, veri e propri “commessi digitali” che conoscono gusti e abitudini del cliente. E agiscono di conseguenza.

Esempio: hai messo una stampante nel carrello? Dopo qualche giorno riceverai offerte per carta e cartucce.
Hai acquistato un vino pregiato? Ti arriverà una guida esclusiva alla degustazione.

5. Dynamic Pricing: la nuova frontiera dei prezzi online

Oggi i prezzi online non sono più statici, ma dinamici. Cosa significa?

  • Prezzi diversi per utenti diversi, in base al comportamento online, al dispositivo usato, alle abitudini di acquisto.
  • I dati di navigazione (cookies, sessioni, preferenze) vengono elaborati per stimare la capacità di spesa dell’utente.
  • L’obiettivo? Massimizzare la probabilità di vendita mostrando un prezzo che l’utente è più propenso ad accettare.

È lecito?

La questione è aperta. Da un lato c’è l’efficienza economica del modello (offrire il giusto prodotto, al giusto prezzo, alla persona giusta), dall’altro si aprono interrogativi etici e normativi legati alla profilazione e alla privacy.

In Europa, il Regolamento GDPR e la direttiva ePrivacy pongono dei paletti chiari. Ma la tecnologia corre più veloce delle leggi. E, intanto, la personalizzazione dei prezzi è già realtà.

Come deve essere strutturato un e-commerce?

Un e-commerce non è un semplice sito. È un negozio completo, digitale, con:

  • Vetrine curate (UI e UX);
  • Commessi digitali (automation e AI);
  • Processi di vendita efficienti;
  • Sistemi di post-vendita strutturati;
  • Strategie di prezzo evolute.

Soprattutto, è un luogo in cui l’utente si deve sentire ascoltato, guidato e coccolato. Dal primo clic all’assistenza post-acquisto. Non basta vendere, serve costruire esperienze memorabili.