
Cosa significa davvero essere digitale?
Non è solo una questione tecnologica. È un cambiamento profondo, che riguarda tanto le persone quanto le aziende. È una trasformazione identitaria. Un’evoluzione che coinvolge l’essere in ogni sua accezione.
Possiamo infatti guardare al termine “essere” da due prospettive:
- Come sostantivo, e chiederci chi siamo diventati nell’era digitale.
- Come verbo, per riflettere su come siamo presenti e ci comportiamo in rete.
La verità? Il nostro IO è cambiato. È diventato ibrido. Online e offline non sono più mondi separati, ma interconnessi. E forse, non ha nemmeno più senso distinguerli.
Onlife: la nuova realtà quotidiana
Già nel 2015, il filosofo Luciano Floridi insieme a un team internazionale di studiosi, ha provato a dare una forma a questo cambiamento con il manifesto “ONLIFE”: un documento che traccia i principi di una nuova esistenza, dove reale e digitale si fondono in un’unica esperienza continua.
Scoprilo qui → The Onlife Manifesto
Floridi descrive l’infosfera come l’ambiente informazionale in cui viviamo. In questa nuova biosfera, siamo tutti “inforg”, ovvero organismi informazionali, costantemente connessi e immersi in un flusso continuo di dati. La sua metafora è potente: siamo come mangrovie, radicati in un mondo in cui acqua dolce e salata – analogico e digitale – si mescolano in un’unica realtà “salmastra”.
Il digitale come estensione del corpo (e della mente)
I nativi digitali non distinguono più tra ciò che è digitale e ciò che non lo è. Per loro, smartphone, social network, realtà aumentata o virtuale non sono strumenti: sono estensioni del sé.
Essere connessi è un bisogno primario, come mangiare o dormire. Se non ci credi… prova a scollegare il Wi-Fi di casa e osserva cosa succede.
Questa trasformazione non è superficiale, ma ontologica: cambia l’essenza stessa della nostra vita. Non stiamo solo usando nuovi strumenti. Stiamo diventando qualcos’altro.
Non saremo totalmente digitali. Saremo diversamente umani.
6 ore e 54 minuti: la nuova dimensione del tempo online
Secondo il report We Are Social 2021, trascorriamo in media quasi 7 ore al giorno online.
→ Scopri il report completo
Se consideriamo 8 ore di sonno e 8 ore di lavoro, rimangono 8 ore libere. Di queste, quasi tutte vengono spese in rete. Certo, non è una regola universale, ma il dato è indicativo: la nostra vita digitale assorbe gran parte della nostra esistenza.
Viviamo online. Lavoriamo, socializziamo, acquistiamo, sogniamo online.
E in questo ecosistema, il nostro “IO” digitale si definisce sempre di più attraverso algoritmi, tracciamenti e intelligenze artificiali.

Dati: il carburante della nuova era
Come ogni nuovo mondo, anche quello digitale ha una risorsa chiave.
Il petrolio del nostro tempo non è nero, ma invisibile. Sono i dati.
→ Guarda l’andamento in tempo reale
Ogni click, ogni scroll, ogni interazione è un’informazione che alimenta un sistema economico, politico e sociale senza precedenti. Un ecosistema in cui il nostro modo di “essere digitali” non è neutro: è un atto che produce valore.
Siamo nel mezzo di una transizione irreversibile. Non torneremo indietro.
Ma possiamo decidere come viverla. Con consapevolezza, con etica, con un nuovo senso di identità.
Perché essere digitali non significa solo usare strumenti tecnologici, ma ripensare il nostro modo di esistere, di relazionarci, di costruire senso nel mondo che ci circonda.
Noi, come agenzia, siamo qui per accompagnare persone e imprese in questa trasformazione. Non solo con strategie digitali. Ma con una visione più umana del digitale.